18 febraio 2013."Ci sono magistrati candidati anche in queste elezioni, oltre una ventina, ma chissà perché gli unici che vengono contestati sono Ingroia e Di Pietro e anche De Magistris". Lo ha detto nella tappa all'Aquila del suo tour elettorale l'onorevole Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei valori, spiegando che vengono contestati "quei magistrati che, con la schiena dritta, hanno cercato prima di scoprire il malaffare esistente fra sistema delle imprese e sistema della politica, la cosiddetta Tangentopoli, e poi, con Ingroia, quello fra sistema della Mafia e sistema della politica". Di Pietro ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento su quanto affermato da Angelino Alfano nel corso della trasmissione Rai "Ballarò", ovvero "su una magistratura a tempo". Parlando di "due pesi e due misure", Di Pietro ha attaccato "quella disinformazione politica che vuol far credere agli italiani che la colpa di tutto ciò che accade è di noi magistrati, che invece vogliamo entrare in Parlamento per cambiare le leggi e migliorare la lotta alla corruzione, e non di quelle centinaia di persone che sono andate in Parlamento in quanto inquisiti, condannati per farsi le leggi e non farsi giudicare".