6 GIUGNO 2012. Quest’anno la città di Lanciano non potrà essere partner, insieme all’Aquila, del progetto comunitario ARCHEO.S. e dovrà rinunciare alla programmazione della prestigiosa stagione teatrale. E questo perché l’amministrazione comunale, contravvenendo alle regole e disposizioni stabilite con la Regione Abruzzo e i referenti dell’evento, ha previsto nella data indicata per lo spettacolo una diversa manifestazione. A denunciare con disappunto e grande dispiacere il comportamento dell’amministrazione Pupillo è Manlio D’Ortona, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, investito della questione – insieme al consigliere regionale Emilio Nasuti – dall’assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis. Era stato proprio D’Ortona, in qualità di assessore alla Cultura della precedente amministrazione, insieme al sindaco Filippo Paolini, a far diventare Lanciano (insieme a L’Aquila) la sede ospitante della significativa stagione teatrale promossa dalle partnership del transfrontaliero Adriatico: Grecia, Croazia, Albania, Regione Abruzzo, Teatro Stabile delle Marche, Teatro Pubblico Pugliese. Il progetto comunitario “Archeo.s Cooperation 2007-2013” prevede appunto la programmazione di una autorevole stagione teatrale che a Lanciano avrebbe portato, il prossimo 3 agosto, lo spettacolo “Thalassa” del Teatro Stabile l’Uovo. La rappresentazione è stata annullata perché l’amministrazione ha previsto, nella stessa data e nella stessa struttura (Torri Montanare) il concerto di Luigi Piovani nell’ambito dell’Estate musicale Frentana. “Nulla da dire sul prestigio del maestro Piovani – sottolinea D’Ortona – ma il Comune sapeva benissimo che i due concerti non potevano essere contemporanei e che non era possibile, come prospettato dal sindaco quale soluzione alternativa, lo spostamento di Archeo.s al Fenaroli. Come evidenziato chiaramente dallo scambio di comunicazioni tra Regione e Comune tra il 22 maggio e il 1 giugno, infatti, il sindaco non ha dato comunicazione alla Regione del concerto di Piovani, nonostante fosse a conoscenza che la specificità dell’evento impone ai Comuni ospitanti il divieto di altre programmazioni che siano distrattive e concorrenziali”. Inoltre le disposizioni del progetto prevedono che il Fenaroli può essere utilizzato esclusivamente in caso di maltempo e che comunque comporta spese ulteriori non previste nel budget. “Il Comune, dunque – incalza D’Ortona – come ha sottolineato in una nota protocollata il dirigente del servizio ‘Turismo e Politiche culturali’ della Regione, ha agito in esplicito contrasto con l’obiettivo strategico del progetto, ben noto al Comune fin dal Meeting di Lanciano del 29 settembre 2001. Spiace constatare – aggiunge il capogruppo – che si butta via, senza una valida ragione, il lavoro di chi ha amministrato nel passato, lavorando con impegno e determinazione per raggiungere certi risultati. Ma spiace ancora di più constatare – conclude D’Ortona – che i lancianesi devono rinunciare, senza una altrettanto valida motivazione, a una stagione teatrale di grande prestigio e valore artistico e culturale perché l'amministrazione non coopera con le istituzioni. Cultura significa anche aprire a nuove frontiere e innovare. Ancora una occasione mancata e assenza di visione e leadership in un settore strategico come la cultura”.