Giovedì 24 Aprile 2025

Politica

Manifestazione di protesta contro la cancellazione della intitolazione “Largo caduti di Nassiriya” a San Vito Chietino.

13/05/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Manifestazione di protesta contro la cancellazione della intitolazione “Largo caduti di  Nassiriya” a San Vito Chietino.

La Federazione provinciale di Fratelli d’Italia, unitamente al locale circolo, ha indetto un flash mob di protesta contro la decisione della Giunta comunale di San Vito Chietino che, con la delibera n.37 del 7 maggio scorso, ha sostituito la intitolazione “Largo caduti di Nassiriya” (sito in via Michelangelo intersezione con via Giotto) con quella di “Largo caduti e vittime di tutte le guerre”.

“Abbiamo deciso di organizzare questa iniziativa per esprimere il nostro profondo sdegno verso una decisione unica nel suo genere in tutta Italia - incalza il Portavoce Provinciale Antonio Tavani - L’amministrazione comunale di San Vito Chietino, forse memore delle sue radici fondative di attivisti di centri sociali di estrema sinistra e del movimento autonomista, ha inteso cancellare con una falsa motivazione l’intitolazione ai caduti di Nassiriya, istituita dalla precedente amministrazione, per poi estenderla ai caduti e vittime di tutte le guerre. Dimenticando – prosegue Tavani - che in realtà, non solo che il monumento ai caduti lì presente è stato già espressamente dedicato ai caduti e vittime di tutte le guerre proprio dalla attuale amministrazione, ma soprattutto che i 19 italiani (12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili) uccisi nell’attentato di Nassiriya, oltre alle altre vittime straniere, non erano in Iraq in guerra o in armi per uccidere, bensì in missione DI PACE internazionale per mantenere la pace e difendere la popolazione irachena inerme dopo la guerra al dittatore Saddam Hussain".

"In realtà, la giunta comunale di San Vito Bene Comune ha voluto cancellare una intitolazione “scomoda” all’area più oltranzista dell’amministrazione, quella diretta espressione di un ex centro sociale abusivo dove si cantava “10, 100, 1000 Nassiriya” - chiosa l’Avvocato Luigi Comini, vice-provinciale e responsabile regionale del Dipartimento Giustizia del partito di Giorgia Meloni - Ognuno di noi disdegna la guerra, ma non si può accettare che, cedendo ad un malcelato revisionismo storico-ideologico, si cancelli la memoria di uomini che hanno perso la vita in nome dello Stato per difendere i più deboli.

La protesta, pertanto, non si fermerà qui e si provvederà a segnalare quella che è ritenuta una vera propria offesa nei confronti dei caduti di Nassiriya e dei loro familiari al Prefetto, alle massime istituzioni dei Carabinieri e dell’Esercito e, attraverso i nostri rappresentanti in Parlamento, si richiederà anche un intervento del Presidente della Repubblica."

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