“Condivido pienamente l’appello lanciato dalle imprese abruzzesi. C’è il concreto rischio che la nostra Regione riceva solo qualche briciola degli investimenti previsti nel Recovery. Nonostante la maggioranza veda presenti quasi tutti i parlamentari eletti in Abruzzo, stando a quello che si legge nel Piano, sembra che non si sia riusciti ad incidere minimamente sulla stesura. Un fallimento anche del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, estremamente capace nei proclami e nelle nomine, ma, all’inverso, inconcludente nella programmazione regionale e nella gestione”. Lo afferma il deputato Andrea Colletti (L’Alternativa C’è) a proposito della lettera aperta inviata dagli operatori portuali ai parlamentari abruzzesi, al governatore Marsilio e a diverse Istituzioni, cui si chiede di impegnarsi affinché la portualità abruzzese abbia la sua parte nell’ambito del Recovery Plan.
“In passato, anche con una interrogazione parlamentare – sottolinea Colletti – avevo sollevato grosse perplessità sulla precedente bozza del Recovery Plan, in cui erano completamente assenti risorse per l’Abruzzo. In particolare, alla portualità abruzzese, fondamentale non solo per la nostra regione, ma per tutto il centro Italia, non spettava praticamente nulla. La strada, ora, sembra essere la stessa, nonostante tutti avessero criticato quella bozza considerandola irricevibile”. “In questi mesi – prosegue il deputato – abbiamo visto tutti a cosa è interessato Marsilio: le nomine. L’unica cosa che ha fatto per la Zona economica speciale (Zes) è stata adoperarsi per la nomina del commissario, anche lui romano. L’Abruzzo, ormai è chiaro, è terra di conquista per Roma e per parte dei partiti politici, quando la Zes consentirebbe davvero al territorio di fare quel salto di qualità necessario dal punto di vista economico”. “I parlamentari abruzzesi di maggioranza si assumeranno la responsabilità qualora l’Abruzzo non dovesse ricevere adeguate risorse? Se in questa partita decisiva per lo sviluppo economico dei nostri territori e per il futuro dei cittadini non si è capaci di incidere, qual è il ruolo di deputati e senatori? Sostenere un Governo che decide contro gli interessi dei propri elettori? Non voglio essere pessimista e spero di sbagliare, ma credo e temo che stia arrivando un vero e proprio schiaffo che comprometterà il futuro dell’Abruzzo. Fin dall’insediamento mi sono detto contrario a questo Governo. Ora, più che mai – conclude Colletti – sono convinto delle mie posizioni”.