Entra nel vivo il lavoro dell'Amministrazione comunale finalizzato all'effettuazione dello screening della popolazione mediante test antigenico rapido anche nel territorio del Comune di Chieti. Ieri mattina a Palazzo di città il sindaco, con l'assessora alla Sanità Giancarlo Cascini e la presidente della Commissione sanità, Gabriella Ianiro, ha tenuto una nuova riunione operativa a cui seguiranno altri incontri di coordinamento con tutte le forze coinvolte. All'incontro ha preso parte anche la dirigente scolastica Grazia Angeloni, in rappresentanza di un mondo che diventerà partner di un'azione di sinergia anche con la Protezione civile regionale e comunale e la Asl e che verrà replicata anche per la somministrazione dei vaccini anti covid. "Dalla riunione prefettizia tenutasi in presenza del manager Asl qualche giorno fa, è nato un fronte sinergico anche con i sindaci del territorio provinciale - spiega il sindaco Diego Ferrara - In virtù di questo, Chieti allineerà l'avvio dello screening ai tempi della Asl e degli altri comuni della provincia, in modo da essere operativi entro il mese di gennaio. Allo stato attuale stiamo lavorando per fissare location che assicurino la massima accessibilità, considerando anche la complessa struttura cittadina; il confort per chi si sottopone al tampone e che rispondano a quanto la Regione, la Protezione civile regionale e la Asl chiedono nel protocollo operativo dello screening. A questo fine stiamo allestendo una sinergia operativa sia con le associazioni di Protezione civile che, come al solito, non faranno mancare il loro contributo in termini di logistica e di persone, che con il mondo scolastico, a ennesima prova di un atto integrato fra Comune e Scuola, che ci consentirà sia di avere a disposizione altri luoghi dove fare i tamponi, nonché personale per il fronte amministrativo. Al vaglio anche la disponibilità di utilizzare spazi dell'Ateneo, con cui la sinergia è già operativa. A questo personale dovrà aggiungersi quello prettamente sanitario che reperirà la Asl, speriamo in tempi stretti. Anche noi siamo in contatto con l'Ordine dei Medici, alla cui voce uniamo quella del Comune nell'appello agli iscritti perché si rendano disponibili, numerosi, a operare. Un appello, perché, lo ricordiamo, l'adesione è su base volontaria. Così come manteniamo contatti costanti anche con l'Ordine degli Infermieri e le altre strutture ospedaliere cittadine, da cui registriamo possibilità di attingere per l'utilizzo di personale che dovrà operativamente fare i tamponi. Fissata la griglia operativa, cosa che accadrà quando avremo un quadro delle disponibilità degli operatori da parte della Asl, incaselleremo persone e modalità e ufficializzeremo anche il modo per accedere al prelievo, stiamo valutando diverse alternative, ma tutto dipenderà da quante postazioni sarà possibile attivare per raccogliere il maggior numero di tamponi, nei giorni di prelievo".