Vederli saltellare tra i ginepri, all'ombra delle mamme che pascolano, a sperimentare per la prima volta le rocce che saranno il loro rifugio, è un'immagine bellissima della vita che continua sulle montagne abruzzesi, luogo sempre più idoneo alla procreazione. Sono i due nuovi nati nell'area faunistica del Camoscio appenninico di Lama dei Peligni. Il "Camoscio più bello del mondo", come molti lo definiscono, ha ormai una popolazione stabile in Appennino e la sua più consolidata colonia nel Parco Nazionale della Majella, dove si contano più di 1500 individui. Lo stato di buona salute della popolazione attuale deriva anche dalle grandi attività di conservazione svolte in passato, e dal captive breeding (allevamento in area faunistica) condotto per anni dai tecnici del Parco a Lama, che ha consentito di rinforzare la popolazione e contribuire alla nascita delle due neo colonie sui Sibillini e sul Sirente. E pensare che questa specie rischiava l'estinzione sulle montagne d'Abruzzo agli inizi del secolo scorso.