Le vicende storiche di questo territorio e la sua particolare configurazione orografica, che vede la congiunzione tra i massicci della Maiella e del Gran Sasso, hanno prodotto un condensato di permanenze negli impianti urbani, nelle opere monumentali e nella stessa definizione paesaggistica che connotano un sistema fortemente integrato.
L’identità del luogo è sostenuta da emergenze come il borgo di Bolognano, il Castello di Tocco, quelli di Torre dè Passeri e Castiglione, ma anche dalla natura che gravita sul corso del fiume Pescara e su quello dell’Orta.
Al centro di tutto questo scenario si trova il complesso di San Clemente, conosciuto in tutto il mondo per la sua raffinatezza architettonica e per essere il centro della cultura casauriense.
“Gran parte di questo patrimonio – ha dichiarato il Presidente dell’Ente Parco della Majella Lucio Zazzara - merita una migliore conservazione e un completo recupero ed è in grado di divenire un formidabile motore dell’interesse turistico più qualificato. L’iniziativa del Parco è rafforzata dall’attenzione più volte manifestata dalla Regione Abruzzo (anche attraverso l’approvazione della specifica legge sulla valorizzazione del Medioevo) e dal personale interessamento del Presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri”.