Il giovane di 17 anni di Lanciano vittima, il 14 settembre scorso, durante la cosiddetta “Nottata” delle Feste di Settembre, di una brutale aggressione da parte di sei coetanei, a lui sconosciuti, che lo hanno riempito di pugni ferendolo ad un occhio. Sono state ore davvero terribili per il giovane che quando è stato picchiato per futili motivi, forse per una parola di troppo da parte dei sei verso la ragazza della vittima, è rimasto a terra dolorante, ed un occhio ferito dalla lente degli occhiali da vista che indossava, e che frantumandosi ha causato la lesione della cornea e dei fori al bulbo oculare. Il timore è stato subito quello della perdita dell’occhio e della vista. Poi l’operazione d’urgenza eseguita alle dieci di notte nel reparto di oculistica dell’ospedale di PESCARA dal vice primario. Tanta la paura ed il dispiacere dei genitori, finché ieri i medici, nel visitare il giovane,hanno dato loro buone speranze. Al momento Emanuel ha una lente a protezione dell’occhio ed è stato consigliato che provi con cautela ad aprire le palpebre cercando di mettere a fuoco. Questo è solo l’inizio di un periodo di circa un mese in cui si spera che il ragazzo possa migliorare sempre più e riacquistare la vista. “ Siamo ancora tramortiti e distrutti per quanto accaduto. - ci ha dichiarato il papà del giovane, Davide Masciarelli - Mio figlio è ancora sotto shock e pensiamo di farlo seguire da uno psicologo per tentare di fargli superare questo trauma, così da poter tornare il prima possibile alla normalità. - alla domanda su cosa prova per gli aggressori del figlio, Davide Masciarelli ha risposto così- Non riesco a provare odio o rancore nei loro confronti, sono dei giovani come mio figlio e penso anche ai loro genitori, però si sono cacciati loro in questo guaio e dovranno pagarne le conseguenze. Spero che quanto hanno fatto a mio figlio li faccia riflettere e che sia di monito per il prosieguo della loro vita perché non commettano più questi atti ignobili e senza senso. - dice il papà di Emanuel - Grazie a Dio mio figlio è vivo e se tutto andrà bene riacquisterà la vista, ma a cosa è servito tutto ciò? Solo a far provare tanto dolore. Lo stesso dolore che proveranno i genitori di quei ragazzi che scopriranno di avere figli violenti.” Intanto le indagini da parte dei carabinieri proseguono a ritmo serrato. I militari dell’Arma guidati dal capitano Orlando, stanno procedendo a visionare le immagini delle telecamere istallate da alcuni esercizi commerciali del luogo dove è avvenuta l’aggressione, in largo Bianco. Non si escludono a breve i primi risultati che consentiranno di dare un nome alla banda di giovani balordi.