Domenica 20 Aprile 2025

Cronaca

Allarme bomba al tribunale dell'Aquila con finalità di terrorismo, la Digos individua gli autori della telefonata anonima

28/10/2024 - Redazione AbruzzoinVideo
Allarme bomba al tribunale dell'Aquila con finalità di terrorismo, la Digos individua gli autori della telefonata anonima

Attraverso sofisticate tecniche di indagine gli investigatori sono arrivati a due soggetti residenti in altra regione ora al centro degli approfondimenti da parte della magistratura

La DIGOS dell’Aquila, con il coordinamento della locale Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, è riuscita ad identificare gli autori della telefonata anonima che il 7 novembre 2023 provocò l’evacuazione dell’intero Ufficio giudiziario con conseguente sospensione delle udienze nonché il dispiegamento delle Forze di polizia intervenute per procedere all’ispezione completa dell’edificio al fine di individuare gli ordigni e scongiurarne l’esplosione.

In particolare, nel corso della mattinata del 7 novembre 2023 era giunta una chiamata anonima alla sala operativa di Roma del Numero Unico di Emergenza che allarmava le Forze dell’ordine comunicando la collocazione al Tribunale di L’Aquila e in una chiesa della stessa città di quattro ordigni esplosivi concludendo la telefonata con la frase “Allah è con voi”.

Attraverso una complessa attività d’indagine, svolta utilizzando le più sofisticate tecniche investigative e all’esito delle perquisizioni e dei sequestri effettuati, gli operatori della DIGOS dell’Aquila sono riusciti ad identificare due soggetti residenti fuori dalla Regione Abruzzo, nei cui confronti sono state concluse le indagini preliminari e contestati i reati di interruzione di un ufficio o servizio pubblico con l’aggravante di aver commesso i fatti per finalità di terrorismo. Il procedimento è al suo inizio e le accuse mosse agli indagati troveranno conferma o smentita nelle successive fasi della procedura.

CONDIVIDI:

TAG TEMATICI

L'Aquila

Potrebbero interessarti

Il corpo del 48enne ritrovato in un laghetto della Val Vibrata. Era scomparso da venerdì. I carabinieri indagano: si fa strada l’ipotesi della rapina finita nel sangue.

Un carico di sorrisi, uova di cioccolato e peluche per i piccoli pazienti dei reparti pediatrici. Un gesto che commuove, nel ricordo del collega Maurizio Berardinucci.

Si finge operatore antifrode e convince un pensionato a trasferire i risparmi della vita su un conto trappola. I Carabinieri ricostruiscono il flusso del denaro e fermano (in parte) la fuga dei soldi.

Una notte di paura nella tranquillità di un piccolo centro del teatino: tentata estorsione, maltrattamenti, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Solo l’intervento con spray urticante ha evitato il peggio.