L’azienda di Atessa è stata condannata a corrispondere un giusto risarcimento del danno. Lo rende noto Fabio Cocco l’Usb Abruzzo. Il legale del lavoratore, l’avvocato Diego Bracciale, anche grazie alla testimonianza di alcuni colleghi dell’uomo,è riuscito a ricostruire i fatti. “Il Giudice ha stabilito - si legge nel comunicato dell’Usb , che il Datore di lavoro ha arrecato concreto e grave pregiudizio alla dignità personale del lavoratore nel luogo di lavoro, al suo onore e alla sua reputazione, - indubbiamente derivante dall’imbarazzo di essere osservato dai colleghi di lavoro con i pantaloni bagnati per essersi menzionato addosso. “Oggi la sentenza ha reso Giustizia al lavoratore in questione, restituendogli in parte la dignità che rimane irrimediabilmente lesa, anche per le conseguenze che la vicenda ha inevitabilmente generato a livello morale e psicologico a danno del lavoratore.” Questo il commento del responsabile USB Abruzzo, Fabio Cocco, responsabile lavoro privato USB Abruzzo che si augura che fatti del genere non si verifichino mai più.