I militari del ROAN Pescara su disposizione del GIP hanno sequestrato un impianto chimico all’interno del Sito di Interesse Nazionale di Bussi sul Tirino. Lo stabilimento, attraverso la sua attività produttiva avrebbe inquinato il suolo sottostante dal 2015 in poi. Nel mirino dell’A.G. ci sono 2 soggetti indagati ritenuti responsabili della compromissione e del deterioramento delle acque interne e di falda, nonché del terreno circostante.
Ai responsabili viene contestato il non aver impedito lo sversamento di sostanze altamente inquinanti pericolose per la salute pubblica e per gli organismi acquatici con effetti anche permanenti. La condotta perpetrata nel tempo ha causato una significativa alterazione all’integrità delle matrici ambientali, sebbene vi siano state molteplici sollecitazioni ad intervenire pervenute dalle varie Autorità di controllo preposte. Altissima dunque l’attenzione della Procura della Repubblica di Pescara, che da anni segue puntualmente le delicate fasi di bonifica dell’intero Sito d’Interesse Nazionale di Bussi sul Tirino per evitare che, a fronte delle situazioni conclamate di inquinamento su un’area di oltre 236 ettari e dove insistono molteplici realtà economiche, si possano verificare illeciti ambientali che potrebbero determinare una ulteriore complicazione alla bonifica in essere. L’area sequestrata, infatti, risulta già particolarmente monitorata dai diversi Enti e nonostante vi sia stata una pronta denuncia della stessa società nel dichiarare l’inquinamento in atto, i finanzieri hanno dimostrato, attraverso ripetute azioni di campionamento ed analisi eseguite dai diversi Organi di controllo e da consulenti ambientali appositamente incaricati, la prolungata inadempienza rispetto all’adozione di misure specifiche finalizzate al contenimento del fenomeno. Alla Guardia di Finanza è affidata una funzione concorsuale nelle attività di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale che viene assicurata prioritariamente dalla componente Aeronavale.