Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha annunciato l'introduzione di un codice etico antidroga per tutti i dipendenti comunali, compresi assessori, consiglieri comunali e stretti collaboratori del primo cittadino. Questo provvedimento arriva in seguito al recente terremoto che ha scosso il settore dei Lavori pubblici del comune e l'emergere di segnalazioni riguardanti l'uso di droga in ambito comunale. Il sindaco Masci ha dichiarato che è necessario aumentare il livello di attenzione e salvaguardia del Comune, sia verso l'esterno che verso l'interno.
A tale scopo, ha proposto l'esecuzione di test volontari per rilevare eventuali utilizzi di sostanze stupefacenti da parte dei dipendenti comunali. Ha sottolineato che questa misura è finalizzata alla tutela della loro salute e a garantire l'intera cittadinanza, considerando che tali dipendenti rappresentano un'istituzione. Il sindaco ha inoltre affermato che l'adozione dei test avverrà nel pieno rispetto delle leggi e delle regole vigenti, e sarà basata sulla volontarietà dei dipendenti. Ha sottolineato che il codice etico rappresenta uno strumento per aumentare i criteri di trasparenza ed efficienza, valori da sempre adottati a Palazzo di Città. Masci ha concluso annunciando l'imminente lancio di uno sportello di aiuto e tutela per i dipendenti, al fine di fornire supporto per affrontare e curare eventuali situazioni patologiche.
Tuttavia, l'annuncio del sindaco ha sollevato una forte critica da parte del centrosinistra locale. I consiglieri comunali del Pd, Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo, insieme ai rappresentanti delle liste civiche di centrosinistra Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli, hanno definito l'iniziativa come una vergogna senza precedenti. Hanno accusato il sindaco di difendere i suoi fedelissimi a discapito dell'intera comunità dei dipendenti comunali, chiedendo le sue immediate scuse e dimissioni. La polemica suscitata da questa decisione del sindaco Masci ha alimentato un clima di tensione nella città. I consiglieri comunali del centrosinistra hanno richiesto le dimissioni immediate del sindaco, sostenendo che la sua mancanza di vigilanza sugli affari amministrativi del dirigente Fabrizio Trisi ha compromesso la reputazione di tutti i dipendenti comunali perbene. La situazione rimane incerta, e il dibattito sulla questione si prospetta acceso.