Sabato 23 Novembre 2024

Cronaca

Omicidio Albi, oro e soldi come esca per vittime agguato

18/07/2024 - Redazione AbruzzoinVideo
Omicidio Albi, oro e soldi come esca per vittime agguato

Nuova udienza questa mattina in Corte d'Assise a Chieti, l'ultima prima della pausa estiva, per il processo per l'agguato sulla Strada Parco a Pescara del primo agosto del 2022 in cui venne ucciso l'architetto Walter Albi e rimase gravemente ferito l'ex calciatore Luca Cavallito.

Sul banco dei testimoni il capo della Mobile di Pescara Gianluca Di Frischia che ha illustrato i risultati delle analisi degli esperti sui cellulari delle persone coinvolte. L'aspetto più importante venuto a galla riguarda i contorni che hanno portato all'agguato: Ci sarebbe stato un incontro a sorpresa al Porto Turistico, il 30 luglio, tra Ursino, un'altra persona e Cavallito, gli avrebbero riferito che si sarebbero nuovamente visti il giorno dopo per la consegna di orologi, oro e denaro per lui e Walter Albi. La classica esca, secondo l'accusa, per far cadere nella trappola le due vittime che il primo agosto, al Bar del Parco, al posto di Ursino, si sono ritrovati faccia a faccia con Cosimo Nobile, presunto esecutore dell'agguato. Intanto nella prossima udienza, quella in programma il 26 settembre, si terminerà con la deposizione degli uomini della Polizia Giudiziaria, ma soprattutto, si andrà ad ascoltare il teste chiave, Luca Cavallito.

CONDIVIDI:

TAG TEMATICI

Chieti

Potrebbero interessarti

Sindacato Orsa Trasporti: "Cresce la paura tra i lavoratori, servono misure urgenti per garantire la sicurezza dei conducenti".

Una donna di 40 anni è stata attaccata da due cani che hanno provocato ferite significative, tanto da richiedere l'applicazione di 40 punti di sutura.

Bloccato dalla chiusura del Traforo del Gran Sasso, un uomo atteso all’Ospedale di L’Aquila per un trapianto viene scortato in tempo dagli agenti

Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato di Chieti ha arrestato un uomo di 36 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, colto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.