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Cronaca

Parco Nazionale d'Abruzzo, cucciolo di orso ritrova la madre

23/09/2019 - Redazione AbruzzoinVideo
Parco Nazionale d'Abruzzo, cucciolo di orso ritrova la madre

Il 15 agosto scorso, un cucciolo di orso bruno marsicano, trovato solo lungo una strada all’interno del Parco, si è ricongiunto alla madre grazie ad una operazione dei Tecnici del Servizio Scientifico e di Sorveglianza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Durante la settimana di ferragosto viene segnalata la presenza di un cucciolo di orso bruno marsicano a bordo strada, da solo. Il Parco con i suoi Servizi Tecnici e con i Guardiaparco si è subito attivato per osservare il cucciolo e cercare di comprendere cosa potesse essergli accaduto. Generalmente infatti, a 6-7 mesi i cuccioli sono ancora nel nucleo familiare. La presenza di un cucciolo da solo indicava o un abbandono da parte della madre, o la morte della stessa, oppure una separazione traumatica (ad esempio l’attacco da parte di un maschio adulto o altri fattori di disturbo). In accordo con l’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (ISPRA) e il Ministero dell’Ambiente si è stabilito di mettere in campo tutte le azioni necessarie per favorire il ricongiungimento del cucciolo con la madre. Nella stessa area, infatti, i tecnici del Parco, durante le sessioni di monitoraggio per la conta delle femmine con i cuccioli, hanno verificato la presenza di due nuclei familiari. Diverse esperienze europee ed internazionali documentano che i gruppi familiari possono ricongiungersi fino a 14 giorni dopo il verificarsi di eventi traumatici. Inoltre, sono stati anche documentati casi di adozione da parte di altre madri. I biologi del Parco erano fiduciosi, che anche nel caso in cui il cucciolo non si fosse associato a nessuna femmina, sarebbe potuto sopravvivere. Infatti, già a partire 6-7 mesi i cuccioli sono considerati autosufficienti da un punto di vista alimentare, ma i pericoli che corrono, senza la madre, sono tanti, come già spiegato per la vicenda dell’orsa Sebastiana e dei suoi cuccioli. Il 15 agosto il cucciolo, un maschio in buone condizioni di salute, è stato catturato meccanicamente senza anestesia per ridurre al minimo le manipolazioni, e rilasciato in quota, nell’area di presenza delle femmine. Nella zona di rilascio sono presenti numerosi cespugli di ramno, le cui bacche sono un potente attrattivo per gli orsi. Il cucciolo, al momento del rilascio è apparso subito reattivo e si è allontanato immediatamente dagli operatori. Per i successivi giorni il personale del Parco ha organizzato turni di osservazione sia al tramonto che all’alba. Il 17 agosto si è avuta la certezza che il cucciolo si fosse ricongiunto ad una femmina con due piccoli. Da quel momento e fino a qualche giorno fa, i tre cuccioli sono stati sempre osservati insieme alla madre. Non siamo riusciti a comunicare prima questa storia a lieto fine a causa del sopraggiungere del triste episodio dell’orsa Sebastiana, che ha richiesto un ulteriore impegno lavorativo sul campo.

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