"Alla luce del sondaggio realizzato da G.D.C. sul "Gradimento dell'amministrazione comunale di Chieti" dopo due anni dall'insediamento, pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ferrara e la sua amministrazione escono con le ossa rotte."
"Una bocciatura senza attenuanti per il Sindaco che perde addirittura 26,96% di consenso. Una percentuale altissima che va a confermare quello che noi di Fratelli d'Italia andiamo dicendo da diversi mesi e cioè che i cittadini si stanno amaramente pentendo di aver votato per Ferrara che, finora, dopo due anni alla guida della città, è stato solo capace di fare annunci, proclami e, soprattutto, tanti, tanti selfie per buttare fumo agli occhi dei cittadini." Così in una nota i consiglieri comunali di Fratelli di Italia Carla Di Biase, Giuseppe Giampietro e Roberto Miscia.
"Così come era del tutto prevedibile anche la bocciatura della giunta al completo visto che in questi due anni non ha prodotto nessun provvedimento importante per la città. Il fatto poi che dal sondaggio risulta altissima la percentuale dei cittadini che hanno dichiarato di non conoscere gli assessori è la percezione trasformata in sintesi numerica, della loro totale assenza nella realtà del tessuto cittadino. Gli assessori farebbero dunque bene a lavorare di più e stare più in mezzo alla gente, sentire i loro problemi e, possibilmente cercare di risolverli. Il sondaggio ha messo a nudo anche l'inefficienza della macchina amministrativa, considerato che né la qualità della vita, né i servizi ai cittadini e né tantomeno il decoro urbano sono migliorati. Tre cavalli di battaglia in campagna elettorale di Ferrara e compagni che, per il momento, sono ancora al palo. Le ultime elezioni politiche in cui il nostro partito ha raggiunto il 28% dei consensi, aggiunge il capogruppo Di Biase, attestandosi al di sopra della media nazionale di ben 2 punti percentuali sopra la media nazionale, non solo è la dimostrazione del lavoro da noi ben svolto in opposizione, ma un segnale chiaro e preciso della volontà popolare. È questo il dato su cui vogliamo continuare a lavorare e da cui crediamo dover ricostruire l'intera coalizione di centrodestra".