L'Abruzzo è una delle primissime regioni ad aver firmato il contratto con il Ministero per investimenti pari a 213 milioni, vere risorse del PNRR al centro di una intensa programmazione Asl-Regione". Così il coordinatore provinciale della Lega, Luigi Leonzio, medico che per oltre quarant’anni ha avuto ruoli dirigenziali in seno alla ASL Lanciano-Vasto-Chieti, replica al coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Francesco Taglieri.
“Trovo molto singolari queste critiche, specie da un esponente dei 5 stelle che fino a qualche ora fa il suo partito che era maggioranza relativa in Parlamento ha espresso un vice ministro alla Salute per tutto l’arco della legislatura, e mi preme ricordare al consigliere grillino che l’Abruzzo è stato fortemente penalizzato da diverse leggi nazionali, prima tra tutte il Decreto Lorenzin, ma nonostante un esponente di spicco nel Governo nazionale non ricordo che Taglieri abbia avuto un rapporto privilegiato con il ministero tanto da modificare la legge che blocca la nostra regione. Inoltre questa giunta regionale ha ereditato una pesante gestione dalla precedente amministrazione di centrosinistra, senza tralasciare una lunga pandemia che non hanno agevolato alcuna iniziativa, ma al contrario hanno ostacolato ogni processo di cambiamento e innovazione, ma nonostante ciò si è data una particolare attenzione agli ospedali delle aree interne, investendo su apparecchiature e personale”.
Leonzio nella nota spiega perché il servizio ospedaliero pubblico non funziona: “Carenza di medici ed infermieri da ricercare prevalentemente nella legge 191/2009 sul contenimento della spesa e sul blocco del turnover (legge 296/2006), i nostri Operatori Sanitari, i meno remunerati dei paesi OCSE, con un contratto di lavoro dei medici ospedalieri scaduto da 4 anni e non ancora rinnovato, condizione che sta determinando dimissioni a favore dell’ospedalità privata. Solo il 66% dei neo-laureati sceglie il servizio pubblico. La mancata previsione di incentivi adeguati a quelle discipline mediche usuranti e ad alto rischio: terapie intensive, pronto soccorsi. La partecipazione ai concorsi pubblici per medici ed infermieri largamente insufficiente, laddove i pochi presenti condizionano il loro ingresso in servizio solo se in un ospedale HUB e la persistenza di norme che limitano l’ingresso alla facoltà di Medicina. Questa è la triste condizione in cui versa il sistema pubblico sanitario, in Abruzzo, come in tante altre regioni. Ancora più triste – sottolinea il leghista – leggere oggi le critiche strumentali di taluni politici che hanno lasciato macerie in eredità senza nemmeno una parola sull’imbarazzante immobilismo dell'ex ministro Speranza e dell’ex Sottosegretario alla salute, medico pentastellato”.
“La Lega – conclude Leonzio – sarà parte attiva e fondamentale nel nuovo governo di centrodestra pienamente consapevole che a partire dai tavoli ministeriali dovranno ripartire norme e decreti innovativi, coerenti ed adeguati a ridisegnare il SSN. I Cittadini non si sentono certamente rassicurati da critiche pretestuose e strumentali, mai costruttive e propositive, solo finalizzate a future alleanze politiche ed elettorali, costruite da persone che solo qualche tempo fa inondavano di champagne l’ospedale Renzetti di Lanciano, insieme all’allora ministro Lorenzin, in attesa dell’imminente arrivo di milioni di euro, tutto naturalmente in piena campagna elettorale.” Conclude.