I comuni abruzzesi si preparano ad accogliere i profughi ucraini. Il Presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto dichiara che l'Associazione si farà parte attiva per creare una rete tra tutti i comuni abruzzesi, dove la comunità ucraina è presente con numeri importanti, al fine di creare un sistema organizzato di accoglienza.
Invitiamo a promuovere l’apertura di uno sportello sociale per la pace “Solidarietà con l’Ucraina”, per raccogliere le disponibilità per ospitalità di privati da mettere in campo, in collaborazione con i comuni e ad organizzare una raccolta di cibi a lunga conservazione, medicine e beni di prima necessità da inviare in Ucraina, in raccordo con i canali umanitari che si stanno attivando anche tramite la Protezione Civile nazionale.
“L’Italia, come sancito dall’articolo 11 della Costituzione, ripudia la guerra – dichiara il Presidente D’Alberto – ed è proprio nella scelta della parola ripudiare da parte dei padri costituenti che dobbiamo ripartire. Non è un semplice rifiuto, è qualcosa di più forte. E’ il frutto del dramma delle due guerre mondiali, che hanno mietuto vittime soprattutto in Europa, e dalle quali è nata l’Europa che conosciamo oggi. Un’Europa nata per la pace, nello spirito di una collaborazione tra i popoli che permettesse di superare frammentazioni, disuguaglianze, differenze e che oggi più che mai dobbiamo ritrovare. Perché il rischio è che al cessate il fuoco, che ci auguriamo possa avvenire oggi, non corrisponda una vera pacificazione. Nel chiedere un ritorno immediato alla pace e la ripresa della strada del dialogo e della diplomazia ci prepariamo nel frattempo ad accogliere i profughi, che fuggono da morte e distruzione”. “I Sindaci, anche in questa emergenza, saranno in prima linea – per una rete regionale di accoglienza e sostegno ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra”.