Inchiesta incentrata sulla condotta dei due carabinieri della stazione di San Salvo, ai domiciliari, indagati per reati quali peculato, accesso abusivo del sistema informatico telematico, rivelazione del segreto istruttorio e detenzione illegale di munizioni. A uno dei due militari viene contestato il fatto di aver ricevuto e trattenuto delle banconote false da utilizzare come "provino" nell'ambito di un'indagine e al suo collega di aver utilizzato il sistema informatico investigativo su richiesta di due amici per controllare la targa di un'autovettura e per l'accesso alla banca dati. Uno dei due avrebbe rivelato a un professionista il contenuto di alcune intercettazioni relative a un procedimento penale oltre a detenere illegalmente munizioni da guerra. I due militari sono difesi dagli avvocati Alessandro Orlando e Fiorenzo Cieri del foro di Vasto.