I Carabinieri della Compagnia di Vasto, guidati dal comandante , il maggiore Amedeo Consales, nel corso di ordinari servizi di controllo del territorio, hanno tratto in arresto, nella mattinata odierna tre donne di Vasto per violenza privata e tentato furto. Si tratta di V. S. 47 anni , L. G. 46 anni e V. B. 23 anni . Verso le 11.00 di questa mattina, le tre donne, mentre si trovavano a Vasto, nei pressi di Piazza Verdi, si sarebbero avvicinate ad un anziano signore. Una di loro spacciandosi per medico della figlia, avrebbe costretto l’uomo a salire a bordo di una Fiat punto grigio chiaro a bordo della quale vi erano le due complici e avrebbero cercato di raggirare l’anziano per indurlo ad andare a casa loro. Un militare dell’Arma, in abiti civili, notata la scena, ha richiesto subito l’intervento di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile che, intervenuta poco dopo, ha fermato e chiesto le generalità alle donne. Al termine degli accertamenti, la più giovane è risultata incensurata, a carico delle altre due donne invece sono emersi numerosissimi pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio e truffa. Una di loro infatti, al momento del tentativo di furto, si trovava già in regime di detenzione domiciliare per fatti analoghi anche se con permessi orari ad assentarsi dal luogo di detenzione. Al termine delle formalità di rito le tre donne sono state sottoposte agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Vasto, Dott.ssa Gabriella De Lucia in attesa di giudizio direttissimo. L’impegno dell’Arma nel contrasto e soprattutto nell’opera di sensibilizzazione rivolta alle “fasce deboli”, è costante. Sono in programma una serie di incontri, di concerto con le Amministrazioni comunali, finalizzati a mettere in guardia la cittadinanza dal diffidare da persone estranee che avvicinano, soprattutto persone anziane, fingendosi appartenenti alle forze dell’ordine, dipendenti pubblici, tecnici delle aziende di fornitura elettrica, gas o altro. In caso di dubbio chiamare il 112, non consentire l’accesso in casa a persone estranee e soprattutto non consegnare somme di danaro o monili preziosi. Medesima sensibilizzazione va rivolta agli operatori di istituti di credito e postali, la cui collaborazione nel segnalare prelievi inconsueti ed anomali soprattutto da parte di utenti anziani, come talvolta accade, è di valenza preziosa e scongiura eventi criminali di natura predatoria.