Nottata di tensione, quella di ieri, per gli operatori della Squadra Volante dell'Aquila. Un uomo, sembra in condizioni psicologiche instabili, si è barricato in casa e non ha permesso alle forze dell'ordine di entrare nell'abitazione dove deteneva armi e munizioni seppur legalmente detenute. Tutto la vicenda è iniziata con la richiesta di intervento della Polizia da parte dell' inquilino di uno stabile del capoluogo abruzzese, allarmato dalla improvvisa perforazione del proprio soffitto. Una preoccupazione non infondata in quanto, nella stessa serata, aveva cominciato a notare la caduta di calcinacci dal soffitto della sua camera da letto ed un foro effettuato con l’utilizzo di un trapano, dal quale si erano persino distaccate due punte che erano cadute sul pavimento. L’arrivo degli agenti della polizia sul posto è stato preceduto dalle indagini della Centrale Operativa, che hanno verificato tempestivamente l’identità dell’inquilino dell’appartamento posto al piano superiore ed hanno permesso di verificare che l'uomo era possessore di numerose armi, legalmente detenute. Una notizia che ha allarmato i poliziotti che, una volta raggiunto lo stabile ed individuato l’appartamento dal quale era stato effettuato il foro, hanno suonato al campanello invitando il proprietario ad aprire il portone blindato per poter procedere alle necessarie verifiche, sia relative al danneggiamento in corso sia alla regolare detenzione delle armi da fuoco, ma l’uomo ha opposto un ingiustificato rifiuto, barricandosi in casa. Dopo aver ascoltato alcune affermazioni sconclusionate da parte dell'uomo che apparivano, a dire dei tutori della legalità, frutto di una forte instabilità psicologica, avvalorata anche da informali notizie acquisite da alcuni cittadini che hanno riferito di strani comportamenti assunti dall'inquilino di recente, la polizia ha attivato un sistema di sicurezza nell'area con la finalità di evitare pericolose conseguenze nei confronti dei residenti nell’edificio e di passanti, nonché per tutelare la stessa incolumità dell’uomo.
Foto intervento questore dell'Aquila, Gennaro Capoluongo
Il Questore della provincia dell’Aquila, Gennaro Capoluongo, ha voluto recarsi di persona sul posto, coordinandosi sia con il Procuratore della Repubblica, sia con il Prefetto. Una volta resa sterile l’area e dopo aver posto in sicurezza tutto il vicinato attraverso una robusta presenza dei reparti della Polizia di Stato e con l’ausilio di specialisti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del 118, il questore ha avviato, unitamente ad altre unità della Questura, una complessa e attenta opera di mediazione, con il contemporaneo allertamento dei NOCS della Polizia di Stato per un eventuale, seppur ritenuto estremo, intervento operativo. È stata anche interrotta l’erogazione del gas ed è stato monitorato costantemente con un sondino l’interno dell’abitazione al fine di scongiurare la presenza di sostanze capaci di provocare esplosioni. Dopo circa 7 ore il questore è riuscito a convincere l’uomo e a permettere alle Forze dell’Ordine di fare ingresso nell’appartamento per procedere alle verifiche di rito. A seguito dei controlli effettuati e apparendo l'uomo con un marcato ed evidente "non perfetto equilibrio psicologico", le forze di Polizia aquilane intervenute hanno proceduto al ritiro di 4 fucili e 2 pistole e di un numero considerevole di munizioni, a cura degli specialisti della Polizia Amministrativa, consentendo anche al personale sanitario del 118 di effettuare il proprio intervento.
L'uomo è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria. Il questore dell'Aquila,Gennaro Capoluongo, a conclusione dell'operazione ha tenuto ad esprimere "un sentito plauso alle Donne e agli Uomini della Polizia di Stato intervenuti, per il delicato e sinergico lavoro svolto, ancora una volta risultato fondamentale per il buon epilogo di un evento presentatosi subito critico, con la consapevolezza della assoluta necessità di tutela dei cittadini".