Domenica 06 Ottobre 2024

Cronaca

Teramo, sfruttavano i migranti nei campi, fermati madre e figlio

05/07/2024 - Redazione AbruzzoinVideo
Teramo, sfruttavano i migranti nei campi, fermati madre e figlio

I migranti, costantemente minacciati di rimpatrio, erano costretti a lavorare come braccianti agricoli di giorno e guardiani della stalla di notte.

Madre e figlio, lei titolare di una azienda agricolo di Teramo, lui coordinatore della stessa sono stati accusati di caporalato per aver reclutato e sfruttato migranti irregolari. L'uomo, 25enne è stato posto agli arresti domiciliari mentre la donna, 51enne, ha ricevuto il divieto di dimora nel comune.

Le accuse includono intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, con violazioni dei contratti nazionali e delle norme sulla sicurezza. Le indagini, condotte dal nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Teramo, e coordinate dal giudice per le indagini preliminari Roberto Veneziani e dal pm Francesca Zani hanno fatto emergere come Madre e figlio avrebbero reclutato due migranti senza permesso di soggiorno, offrendo loro alloggio in una roulotte priva di acqua, luce e servizi igienici, e un salario di 500 euro al mese.

I migranti, costantemente minacciati di rimpatrio, erano costretti a lavorare come braccianti agricoli di giorno e guardiani della stalla di notte. Durante le perquisizioni, i carabinieri hanno trovato 2.060 euro nascosti da uno dei migranti per evitare il furto, oltre a cinque piante di marijuana e 50 grammi di stupefacente confezionato in dosi. I migranti sono ora ospitati in una struttura protetta grazie alla cooperazione tra i carabinieri e l'Organizzazione internazionale dei migranti dell'Onu.

CONDIVIDI:

TAG TEMATICI

Carabinieri Teramo

Potrebbero interessarti

Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesilvano, hanno tratto in arresto per detenzione illegale di materiale esplodente un giovane trentaduenne del luogo.

Due anziani feriti in codice rosso dopo uscita di strada.

La Asl ha disposto campionamenti su prodotti ortofrutticoli raccolti in zona per verificare eventuali contaminazioni. Verranno eseguiti in aree prossime al luogo dell’incendio, concentrate principalmente sul territorio di Chieti, e non a San Giovanni Teatino.