“Finalmente il sindaco di Chieti, Ferrara, esce allo scoperto e prende una posizione, ma prima di rilasciare dichiarazioni fuori luogo sul Project Financing, finalmente tramontato, farebbe bene a fare chiarezza con sé stesso e con la sua maggioranza. È bene ricordare che quando lui sedeva tra i banchi dell’opposizione in Consiglio comunale, non ha mai espresso una posizione né sul project né su tante altre questioni, vedi i tanti e noti debiti dell’Ente, rimanendo spesso e volentieri nel silenzio più assoluto. Due esempi lampanti per rinfrescargli la memoria: il 19 aprile del 2017, il consigliere Enrico Raimondi, oggi suo assessore esterno, presentava l’ordine del giorno “La Regione non adotti procedure di project financing per la riqualificazione dell’ospedale di Chieti” che incassava il voto favorevole anche dei consiglieri del centrodestra, mentre l’attuale sindaco stranamente risultava assente. Un anno dopo, l’11 giugno del 2018, il consigliere Emiliano Vitale (Forza Italia) presentava un ordine del giorno contro l’altro vero e proprio scippo nei confronti della sanità teatina perpetrato dalla giunta regionale D’Alfonso e Paolucci, ovvero la individuazione della centrale unica del 118 all’aeroporto di San Giovanni Teatino. Ebbene, l’allora consigliere Ferrara votava contro, mentre Raimondi si asteneva. È del tutto evidente quanto ci tenesse alla salvaguardia di Chieti. Oltretutto all’interno dell’attuale maggioranza c’è anche la componente del Movimento 5 stelle che ha più volte evidenziato, sia a livello regionale che locale, la sua contrarietà al Project Financing come, del resto, posizioni di assoluta contrarietà sono state sempre espresse anche dai rappresentanti dell’area civica della sua amministrazione. Non da ultimo vorrei citare il caso del trasferimento delle UOC (chirurgia vascolare, chirurgia toracica, TIn e pneumatologia) da Chieti a Pescara, sempre ad opera di D’Alfonso e Paolucci, con il silenzio assenso del Pd teatino. Al sindaco Ferrara vorrei ricordare che per il Project di cui stiamo parlando si era partiti da una spesa di 720 milioni poi scesa a 250 senza che nessuno spiegasse i motivi di questa “presa per i fondelli”. Se fosse vero quello che lui afferma, perché non è mai stato portato avanti né dalla Regione né dalla Asl nonostante avesse ricevuto tutti i via libera? Perché non è mai stato messo a bando? Come avrebbe fatto la Asl a sostenere un percorso così insidioso non avendone la capacità economica? Forse l’attuale sindaco queste domande non se l’è mai poste e forse finge di non sapere che il project prevedeva ben 16 esternalizzazioni di servizi che avrebbero significato togliere economie alla Città. Ovvero passare, nel tempo, da lavoratori con contratti nazionali sanità ad un numero di dipendenti inferiore e di cooperative con retribuzioni totalmente svantaggiose. Quindi siamo proprio sicuri che questo project avesse significato un vantaggio per la nostra Città? Invito pertanto il sindaco Ferrara ad aiutarmi a recuperare quanto la sanità ha perso in questi 5 anni di governo D’Alfonso - Paolucci e magari prima di dare segnali di rinsavimento si chiarisse con la sua maggioranza giallo-rossa”. Così in una nota il Consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo