“Slitta a fine febbraio il completamento del nuovo Pronto soccorso dell’Ospedale civile di Pescara, un rinvio determinato non da ritardi di cantiere, ma piuttosto dalla realizzazione di una ulteriore appendice, ovvero la costruzione di una seconda ‘Camera Calda’ per il pre-triage dei pazienti negli spazi dell’ex Ufficio Anagrafe comunale, distinta da quella già completata e che a questo punto verrà destinata esclusivamente ai Codici rossi.
I lavori stanno procedendo celermente e nel frattempo la struttura tecnica della Asl ha inviato in approvazione anche un terzo supplemento progettuale, inerente la realizzazione di un tunnel di collegamento diretto tra il nuovo Pronto soccorso e il Monoblocco dell’Ospedale. Ormai resta un unico nodo da sciogliere, quello relativo alla mobilità di ingresso alla struttura delle autoambulanze che provengono da via del Circuito e che, a giudizio di diversi consiglieri, potrebbe richiedere il taglio di un dente-marciapiede. Ora valuteremo la possibilità di organizzare una prova pratica con le autoambulanze in condizioni di traffico intenso per verificare l’eventuale necessità dell’intervento prima dell’apertura del posto di prima emergenza”. Lo hanno detto ieri mattina i Presidenti delle Commissioni Armando Foschi e Massimo Pastore, al termine del sopralluogo congiunto delle due Commissioni per verificare lo stato di avanzamento dei cantieri, accompagnati dal Responsabile unico del procedimento della Asl Antonio Busich, e dall’ingegnere Lauriola. “Parliamo di un cantiere partito nel 2015 – hanno ricordato i Presidenti Pastore e Foschi – e che, dopo vari stop, blocchi, intoppi, è stato affidato due anni fa alla guida dell’ingegner Busich e oggi siamo alle battute finali grazie all’accelerata determinata anche dallo spostamento di un cavidotto MT lo scorso 27 novembre. Gli spazi interni del nuovo Pronto soccorso ormai sono pronti, mancano solo gli arredi che sono in arrivo, ed è già definita la loro destinazione finale e nelle ultime settimane hanno visto un ulteriore miglioramento progettuale con alcune modifiche, aggiustamenti e aggiornamenti alla luce della pandemia in corso, perché il primo progetto originario è nato prima dell’emergenza Covid; oggi quel virus è una realtà con cui dobbiamo inevitabilmente convivere, almeno per ora, e dunque è necessario anche gestirlo in termini di accoglienza sanitaria all’interno del Pronto soccorso. Per questa ragione si è deciso di realizzare non una, ma ben due Camere Calde, ovvero gli spazi di prima accoglienza dei pazienti.
Normalmente si accederà alla seconda in via di realizzazione tra il nuovo Pronto soccorso e l’ex Ufficio Anagrafe comunale: tutti i codici bianchi, verdi e gialli non di prima urgenza effettueranno in questa nuova area il pre-triage con relativo tampone obbligatorio per tutti gli ingressi. Coloro che eventualmente dovessero risultare positivi, verranno ospitati in stanze di isolamento dedicate proprio nell’ex Ufficio Anagrafe, per essere trattati in maniera adeguata prima di accedere ai reparti o al Covid Hospital. Solo i Codici rossi di massima emergenza, coloro che vanno soccorsi senza prima verificare la positività o meno al Covid, trattandosi di vita o di morte, accederanno invece in via esclusiva nella prima Camera Calda. La realizzazione dei nuovi spazi ha permesso anche di aggiungere posti per le autoambulanze, garantendo l’arrivo contemporaneo di ben 6 mezzi di emergenza, oltre a mezzi privati, ed eliminando il disagio dell’uscita in retromarcia, con una netta riduzione in termini di soccorso. Praticamente il nuovo Pronto soccorso avrà una dimensione più del doppio di quello attuale proprio perché è stata immaginata una struttura capace di fronteggiare contemporaneamente più emergenze in un ospedale che, prima del Covid, già registrava oltre 400 accessi al giorno – hanno ricordato i Presidenti Pastore e Foschi -: la struttura in muratura realizzata ex novo alle spalle del Cup accoglierà la ‘camera calda’ con un’ampia sala d’attesa, dotata del front office della prima accoglienza del malato, quindi ingressi separati per gli ambulatori destinati ai codici verde e giallo, con 3 ambulatori di semintensiva, e la shock room con più posti letto per i malati in codice rosso, dunque casi gravi e pazienti di traumatologia. La grande novità è la previsione del Pronto soccorso pediatrico, con la OBI e le camere di degenza in triage destinate esclusivamente ai bambini, che permetteranno di tagliare le attese ed eviterà anche di mandare direttamente i piccoli pazienti in reparto, come accade oggi, con la possibile commistione tra ricoverati ed esterni. Previsti poi gli studi medici e l’ufficio del primario, il Posto fisso di Polizia, e, dopo la shock room, un corridoio che dà accesso alla radiologia destinata a servire in via esclusiva il pronto soccorso, con una Sala Tac dedicata e, appunto, la Sala di Radiologia. Le ultime novità riguardano la realizzazione del tunnel diretto di collegamento tra il nuovo Pronto soccorso e il monoblocco ospedaliero e, infine, il trasloco degli uffici della Direzione sanitaria oggi ospitati nei due livelli sovrastanti il nuovo Pronto soccorso, spazi che verranno destinati al day hospital dei pazienti ematologici e oncologici. Altra preoccupazione risolta è l’eliporto per il quale Lauriola ha confermato l’imminente inizio dei lavori di ripristino per restituire agibilità all’elisuperficie. Ovviamente ringraziamo gli ingegneri Busich e Lauriola che come sempre si sono messi a disposizione”. Resta però il nodo della viabilità esterna di accesso dei mezzi di emergenza al Pronto soccorso: “L’Ingegner Lauriola ha dato rassicurazioni circa la funzionalità della viabilità realizzata, tuttavia – hanno aggiunto Foschi e il vicepresidente del Consiglio Berardino Fiorilli, quest’ultimo autista volontario da trent’anni delle autoambulanze della Misericordia – non tutti i dubbi sono stati fugati. È vero che verrà posizionato un semaforo all’altezza del nuovo Pronto soccorso, azionato dagli operatori del 118, e che diventerà rosso per bloccare il traffico in via del Circuito, in direzione mare-monti, all’arrivo dell’autoambulanza. Ciò non toglie che proprio a ridosso della curva d’ingresso c’è un marciapiede troppo ampio che forma un dente, il quale potrebbe rappresentare un ostacolo all’arrivo del mezzo, visto che a destra comunque ci saranno auto parcheggiate e non si escludono veicoli in transito sulla corsia. E conoscendo i volumi di traffico che ci sono al mattino nella zona, per la presenza di scuole, uffici, ospedali, parcheggi, preoccupano anche quelle colonne che potrebbero formarsi a ridosso della rotatoria e che potrebbero essere un potenziale ostacolo fisico all’ingresso di un’autoambulanza. A nostro giudizio sarebbe più opportuno intervenire con un taglio di quel dente, riducendo in parte l’ampiezza del marciapiede, prima di aprire il Pronto soccorso a fine febbraio, e, a questo punto, potremmo ipotizzare di effettuare una prova sul posto, proprio con un’autoambulanza, in condizioni di traffico per verificare la funzionalità reale del sistema viario. Intanto – hanno detto i Presidenti Foschi e Pastore – tra tre settimane torneremo sul posto per un aggiornamento sul cantiere e gli arredi interni”.